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Come lucidare il gres porcellanato di seconda scelta?

COME LUCIDARE IL GRES PORCELLANATO DI SECONDA SCELTA?

Un paio di anni fa ho acquistato il pavimento di casa in gres porcellanato bianco 60×60. Al momento dell’acquisto mi fu detto che si trattava di una partita di seconda scelta, che aveva qualche difetto. Ad oggi riscontro numerosi difetti: è opaco, annerito e, anche lavandolo, non sembra ritornare lucente. Esiste un sistema per poterlo lucidare?

Luciana


La problematica del suo pavimento non è da addebitarsi alla sottoscelta, che normalmente evidenzia difetti estetici sin dalla fase di posa. Piuttosto è da attribuirsi alla tecnologia costruttiva del gres porcellanato, che, pur essendosi evoluta nel tempo – arrivando a produzioni decisamente migliori per assorbimento e pulibilità – mantiene dei difetti. Mi riferisco in particolar modo alle versioni levigate, prodotte qualche anno fa. Se potessimo analizzare al microscopio la superficie di un gres porcellanato naturale non smaltato, ci renderemmo conto che non si presenta perfettamente liscia, ma come una distesa di microsfere o microcristalli che, nella fase successiva di levigatura, vengono tagliati – e quindi aperti. È proprio in questi vulcanetti che lo sporco si annida, dando quell’effetto nerastro solitamente a puntini, esteticamente poco gradevole.

Per aiutarla a risolvere le problematiche del suo pavimento le proniamo le seguenti soluzioni:
se il gres porcellanato è già stato vissuto, come nel suo caso, consigliamo di sgrassare il pavimento con prodotti facilmente reperibili sul mercato come il Fila ps87, e in seguito lavare con il Fila Deterdek; infine, dopo un abbondante risciacquo, a seconda del tipo di finitura o effetto del gres porcellanato, si consiglia di eseguire un trattamento antisporco. Il trattamento, di solito, non è necessario ripeterlo se ben eseguito all’inizio della vita del pavimento.

Sempre di Fila consigliamo i seguenti prodotti:

  • per la finitura levigata: Fila mp90
  • per la finitura lappata: Fila pd15
  • per la finitura strutturata: Filajet

Per una corretta manutenzione è sufficiente usare il detergente neutro Filacleaner, e non ci sarà più bisogno di mettere cere o altro sul pavimento in gres porcellanato (levigato o no).

Il gres porcellanato si può utilizzare anche all’esterno?

IL GRES PORCELLANATO SI PUÒ UTILIZZARE ANCHE ALL’ESTERNO?

Mario


Date le eccezionali caratteristiche, oltre che per interni, il gres porcellanato è un prodotto con cui si possono realizzare marciapiedi, vialetti, passaggi carrai, piscine e quant’altro, senza alcun problema di durata. Il gres porcellanato è infatti un prodotto resistente a tutti gli agenti atmosferici. L’unica cosa che consigliamo sempre è di scegliere superfici antisdrucciolo, di cui ormai le ceramiche presentano centinaia di soluzioni, e di curare particolarmente la posa, specialmente quando si utilizzano medi e grandi formati.

Come incollare una piastrella che sta per staccarsi?

COME INCOLLARE UNA PIASTRELLA CHE STA PER STACCARSI?

Una mattonella del mio pavimento si sta staccando. Non avendo una piastrella di riserva, come faccio a incollarla nuovamente, senza toglierla e senza romperla?

Davide


Il nostro suggerimento è quello di cercare di rimuovere la stuccatura presente tra una piastrella e l’altra, in modo da riuscire ad infilare un’ago sotto la piastrella (si prenda una siringa da infermeria, di quelle usa e getta, nella misura di ago più grossa a disposizione).

Dovrà recarsi in una ferramenta attrezzata e comprare una confezione (la più piccola) di colla universale, per lo più a base poliuretanica, scegliendo fra quelle più liquide e meno rapide all’asciugatura. Tentare con la siringa stessa e la colla di riempire la cavità formatasi fra il fondo e la piastrella staccata.

Qualora non fosse possibile arrivare sotto la piastrella a causa della ristretta fuga (spazio tra una piastrella e l’altra), l’unico rimedio sarebbe quello di rimuoverla.

A quel punto potrebbe tentare o con un coltello a lama molto fine, o con una lama di seghetto, asportando la stuccatura fra una piastrella e l’altra, agendo su tutti e quattro i lati della piastrella stessa fino alla possibile rimozione – avendo ben cura di non romperla. Spargere poi la stessa colla sopra indicata sul massetto e incollare nuovamente la piastrella. Attendere almeno un giorno e poi riempire la fuga di stucco per piastrelle, che si trova nei bricolage (in alternativa, utilizzare boiacca di cemento).

Dove acquistare delle piastrelle in klinker?

DOVE ACQUISTARE DELLE PIASTRELLE IN KLINKER?

Avrei bisogno di 26 mq ca di klinker per rifare un balcone della mia abitazione. I rivenditori della mia zona o ne sono sprovvisti, o mi hanno proposto le ultime rimananenze aventi tonalità che non si abbinano con il resto della casa. Mi può aiutare?

Carla


Le due principali aziende italiane produttrici di klinker stanno attraversando un periodo di difficoltà, che ha portato loro a spegnere i forni, e chiudere gli impianti di produzione (riapertura a data da destinarsi).
Quindi i materiali in klinker disponibili sul mercato sono diventati merce rara, e i rivenditori, per avere un minimo di assortimento, sono costretti ad appoggiarsi a produttori tedeschi o francesi, che comunque hanno in gamma serie poco confrontabili con le pregiate soluzioni estetiche a cui ci avevano abituato le nostre due aziende.
Fatte queste considerazioni, pensiamo che difficilmente riuscirà a pavimentare la sua terrazza, se non rivolgendosi al mercato dei gres porcellanati, che oggigiorno presentano caratteristiche estetiche e qualitative validissime, specialmente nei non smaltati (tutto impasto).

Potrà visualizzare moltissime collezioni in gres porcellanato anche nel nostro sito, scegliendo prima l’applicazione (pavimento o rivestimento) e poi selezionando il materiale gres porcellanato.

Una piastrella con 3 PEI è idonea per un rivestimento da cucina?

UNA PIASTRELLA CON 3 PEI è IDONEA PER UN RIVESTIMENTO DA CUCINA?

Devo cambiare le piastrelle della cucina, sovrapponendone di nuove a quelle già esistenti. Sono rimasta molto colpita da un tipo di piastrella in gres porcellanato smaltato, altezza 6,5 mm, dalle seguenti caratteristiche: formato 33×33, colore rosso, effetto cotto, superficie opaca, bordo liscio, resistenza al calpestio 3 PEI, antigelivo, resistenza alle macchie classe 5, resistenza allo scivolamento R10, durezza 7. Secondo voi è una buona piastrella?È idonea al genere di ambiente a cui devo adattarla?

Monica


Dai dati che ci ha inviato, fatichiamo a definirla una “buona piastrella”, perché oggigiorno 3 PEI (indice di resistenza dello smalto superficiale) indica un prodotto dalle prestazioni non sufficienti per un’applicazione in ambiente cucina. Anche lo spessore segnalato, inoltre, non depone a favore della qualità del prodotto.

Tenga presente che prodotti simili da noi commercializzati non superano i 9,00/10,00 euro + IVA di costo, e che si trovano anche a prezzi nettamente inferiori (6,00/7,00 euro + IVA).

Il particolare del prezzo glielo facciamo notare per far comprendere a lei e a tutta la nostra clientela che anche nella ceramica esiste una scala di valori, e che quando si scende oltre una determinata soglia di prezzo è difficile coniugare qualità e resistenza nel tempo.

Secondo il nostro modesto parere sarebbe più opportuno che lei cercasse dal suo rivenditore di fiducia un gres porcellanato tutto impasto, o colorato in massa, che oltre a garantirle minimo 5 PEI (e quindi una notevole resistenza all’usura), le garantirebbe anche una buonissima resistenza alla caduta di oggetti pesanti, che in cucina non sono eventi rari.

Come eliminare macchie e aloni dal gres porcellanato eko?

COME ELIMINARE MACCHIE E ALONI DAL GRES PORCELLANATO EKO?

Buonasera, vi contatto per ricevere alcune informazioni riguardo al prodotto gres porcellanato eko. Ho fatto posare delle piastrelle circa sette mesi fa, ma ho riscontrato problemi di manutenzione. Non riesco a mantenere pulito il pavimento: rimane macchiato, con aloni e impronte. Credevo di aver fatto un ottimo acquisto, cosa posso fare?

Amos


In merito al problema esposto – pur non avendo la possibilità di poter constatare visivamente le problematiche che denuncia – dato il ripetersi di problemi come il suo, posso affermare con cognizione di causa  che il problema è derivato da un’approssimativa pulizia operata subito dopo la posa, dai residui di stuccatura che (non essendo stati asportati completamente) si sono poi fissati e incancreniti sulla piastrella stessa. Questi hanno dato luogo ad aloni e di conseguenza all’impossibilità di avere un pavimento comodo e pratico sia nella tenuta che nella pulizia.
Per supportare le mie supposizioni la prego di fare questa prova: prenda uno straccio bianco e asciutto e lo sfreghi con forza sul pavimento; con un altro straccio ripeta la stessa operazione ma inumidendo con acqua lo stesso. Se le mie supposizioni sono giuste in tutti e due i casi dovrebbero rimanere sui due stracci aloni grigiastri di stuccatura.
Chiaramente l’acqua non è sufficiente per rimuovere questi aloni che – come ripeto – avendo qualche mese di stagionatura si sono fissati sulla piastrella. Per rimuoverli occorrono prodotti a base di acidi tamponati tipo Keranet Mapei; dopo aver usato le precauzioni del caso operare con questi una bella pulizia fino a rimuovere completamente i residui. Se questi prodotti non fossero sufficienti in quel caso è bene contattare una ditta di pulizia specializzata e affidare a loro e alla loro esperienza la buona riuscita dell’operazione di intervento con acidi ancora più aggressivi.

Come eliminare macchie opache da un pavimento Marazzi?

COME ELIMINARE MACCHIE OPACHE DA UN PAVIMENTO MARAZZI?

Da meno di un anno ho un pavimento Marazzi Cult beige, ma alla messa in opera lo hanno rovinato. Per togliere i residui della colla della messa in opera hanno infatti buttato acido muriatico, con il risultato di aver lasciato macchie opache sulla superficie. Se lo faccio levigare posso risolvere il problema?

Sofia

Il gres porcellanato Marazzi Serie Cult è un buonissimo prodotto, ma smaltato, quindi non levigabile.
Resto perplesso sull’opacità di certe zone – come lei ha descritto – perchè per creare quanto lei asserisce con dell’acido bisogna utilizzarlo puro, e lasciarlo agire per parecchio tempo per lasciare tali conseguenze. È sicura che le zone opache non siano create dai residui di stuccatura ancora presenti sulle piastrelle? Se fossi in lei prima di prendere drastiche decisioni contatterei una ditta di pulizie specializzata anche in pavimenti, e farei fare un sopralluogo e una diagnosi sulle possibilità che eventualmente esistono per recuperare la bellezza del suo pavimento. Consideri che il sopralluogo normalmente è gratuito.
Se l’esito sarà negativo non le resterà altro che pensare ad un’azione di risarcimento danni nei confronti di chi ha operato il danno e nel contempo cominciare a valutare l’eventuale sostituzione.

Il gres porcellanato finto parquet deve essere posato con fuga?

IL GRES PORCELLANATO FINTO PARQUET DEVE ESSERE POSATO CON FUGA?

In previsione di cambiare casa, vorrei sapere se il gres porcellanato finto parquet deve essere posato con fuga (e nel caso di quanti mm) o no, perché ho letto che se anche posassi il profilo rettificato, essendo la casa di nuova costruzione, con l’assestamento potrei rischiare il sollevamento dello stesso.

Igor


In merito alla sua richiesta le facciamo presente che per legge qualsiasi pavimento va posato sempre con qualche mm di distanza fra una piastrella e l’altra, proprio per il motivo che lei ha riportato. La così definita “fuga” serve infatti da ammortizzatore agli inevitabili movimenti strutturali a cui un edificio è soggetto al variare delle condizioni climatiche, ed eventualmente anche in presenza di eventi sismici (chiaramente di bassa intensità). Generalmente per un fatto più che altro estetico si tende a posare i materiali rettificati, siano questi effetto legno o formati tradizionali con una fuga di 2 mm, e quelli non con un distanziatore da 3 mm; la fuga da 4 e 5 mm è riservata  ai pavimenti ad effetto rustico.
Quello che è meno noto è che anche i rivestimenti andrebbero posati  per legge con un distanziatore fra una piastrella e l’altra, anche se per abitudine prettamente italiana questa norma è spesso bypassata, il più delle volte dietro richiesta specifica da parte della committenza dei lavori in nome della praticità e dell’estetica.

Eliminare aloni dal pavimento in gres Essenze di Rex

ELIMINARE ALONI DAL PAVIMENTO IN GRES ESSENZE DI REX

Vorrei sapere come eliminare degli aloni bianchi opachi dal pavimento in gres porcellanato Essenze di Rex, color wengè.

Sante


In merito al suo problema, le facciamo presente che gli aloni bianchi che lamenta essere rimasti sul suo pavimento non sono altro che residui di un lavaggio approssimativo dello stucco utilizzato per le fughe, che non è stato rimosso completamente dalla superficie della piastrella.
Per rimuovere questi residui noi utilizziamo un prodotto della Faber Chimica, chiamato Tile Cleaner da utilizzare come da istruzioni che alleghiamo:
Pulizia straordinaria e ripristino pavimentazioni con TILE CLEANER 
Utilizzare il TILE CLEANER per ripristinare pavimentazioni dalle patine di cere o stucco epossidico usandolo puro come segue. Resa 5 mq al lt. Trattare porzioni di pavimento di 3-4 metri circa. Per patine distendere il prodotto puro sul pavimento e lasciarlo agire per almeno 15 minuti (20 min se tutto impasto o strutturato) per stucco epossidico lasciarlo 25/30 mi. a oltranza. Grattare con spugna rettangolare verde o nera (scotch brite), a seconda della superficie del pavimento, posizionandola sotto lo scopettone o se muniti con monospazzola. Appena finito lo sfregamento, aspirare se muniti di aspira liquidi, o utilizzare un rastrello gommato per togliere il grosso dello sporco, portando i residui verso i propri piedi dove poi lo raccoglierete con uno straccio. Procedere con lo stesso sistema per il resto della pavimentazione a piccole zone di 2-3 mq. Una volta finito il lavaggio, detergere tutta la superficie trattata con floor cleaner, come prevede la manutenzione ordinaria. Nel caso non trovasse il prodotto specifico nella sua zona, consideri che esistono altre aziende che producono prodotti similari Come Fila – 3M Italia e altre; abbastanza richiedere al momento dell’acquisto un prodotto con le stesse caratteristiche.
In attesa di conoscere i risultati del nostro suggerimento, porgiamo cordiali saluti.

Il gres porcellanato è adatto per la posa su pavimento a riscaldamento?

IL GRES PORCELLANATO È ADATTO PER LA POSA SU PAVIMENTO A RISCALDAMENTO?

Vorrei sostituire le piastrelle di casa mia, sia del pavimento che della parete, con un gres porcellanato. Avendo il riscaldamento a pavimento, volevo sapere se questo tipo di materiale è adatto,

Stelvio


In merito al suo quesito, le facciamo presente che il gres porcellanato è adattissimo per la posa su pavimento a riscaldamento; chiaramente, vanno osservate delle prescrizioni tecniche come l’uso di una colla con una buona elasticità (come Keraflex Maxy di Mapei o H40 Flex di Kerakoll – o comunque prodotti similari) e il prodotto deve sempre essere necessariamente posato con una fuga (distanza da una piastrella all’altra) di minimo 2 mm.

Come incollare nuove piastrelle su una vecchia scala verniciata?

COME INCOLLARE NUOVE PIASTRELLE SU UNA VECCHIA SCALA VERNICIATA?

Ho una vecchia scala in pietra, abbastanza rovinata, che il precedente proprietario ha verniciato con vernice per pavimenti. Che collante posso usare per incollare nuove piastrelle (piastrelle 32×32, speciale re soste 1cm con bordo frontale tondo)?

Federico


L’intervento necessario per sovrapporre un gres porcellanato, un klinker o qualsiasi prodotto sulla scala verniciata è quello di rimuovere completamente la vernice, lavare i mattoni con soda caustica e risciacquare abbondantemente. In tal modo sarà possibile eliminare qualsiasi residuo di muffe e umidità, perchè non esiste colla che possa essere sovrapposta – garantendo un’adesione perfetta – senza questa preparazione indispensabile del fondo.
Può utilizzare una buona colla di Mapei/Kerakoll o altri produttori, che abbia un’ottima adesione, tipo Keraflex Maxi o H40 Flex.

Come togliere la colla da un pavimento in porfido?

COME TOGLIERE LA COLLA DA UN PAVIMENTO IN PORFIDO?

Con cosa posso togliere la colla, usata per il rivestimento in pietra ricostruita, dal pavimento in porfido del portico esterno?

Cesare


Considerando che le colle utilizzate normalmente sono a base cemento, le consiglio di usare per la pulizia un acido tamponato dell’azienda Mapei, Keranet liquido, che trova solitamente nei magazzini edili. Usato senza diluirlo e facendolo agire per qualche minuto – possibilmente senza che il prodotto vada ad intaccare le stuccature cementizie del porfido – e poi agendo con una spazzola di plastica dura, i residui dovrebbero scomparire; poi risciacquare abbondantemente.
Nel caso non risolvesse il problema può con le dovete cautele ed accorgimenti (mascherine e guanti, comunque da utilizzare anche con keranet ) utilizzare soda caustica che, a mali estremi, dovrebbe risolverle il problema.

È possibile utilizzare gres porcellanto effetto pietra per rivestimenti esterni?

È POSSIBILE UTILIZZARE GRES PORCELLANTO EFFETTO PIETRA PER RIVESTIMENTI ESTERNI?

Posso rivestire esternamente tutta la casa con gres porcellanato effetto finta pietra?

Franco


I rivestimenti in gres porcellanato effetto pietra sono tutti prodotti antigelivi, indipendentemente da chi li produce. Non hanno quindi nessuna controindicazione per la posa all’esterno.
Il consiglio è quello di verificare lo stato dell’intonaco, che non deve presentare screpolature, fessurazioni, sbollature (tutte problematiche che devono essere prima risolte intervenendo e rimuovendole insieme alle tinteggiature eventualmente esistenti). Si raccomanda l’utilizzo di colle cementizie di ottima qualità, idonee per l’esterno e con un buon modulo elastico e di creazione di giunti elastici con prodotti tipo Mapesil delle Mapei.

Come rimuovere macchie di aranciata da un pavimento in gres?

COME RIMUOVERE MACCHIE DI ARANCIATA DA UN PAVIMENTO IN GRES?

Buongiorno, volevo sapere come rimuovere delle macchie di aranciata su un pavimento in gres porcellanato antichizzato (Cotto Reale), rosso, per interno, 16/30.

Massimo


Il pavimento in questione è un Cotto Reale: non lo commercializziamo, ma ben conosciamo gli effetti provocati su di esso da prodotti che contengono succo d’arancia o di limone, altamente corrosivi ed in grado di togliere lucentezza alle piastrelle. In alcuni casi, addirittura, tali succhi possono penetrare in profondità nello smalto, come nel suo caso. Il problema purtroppo è irrisolvibile, se non attraverso una sostituzione della stessa piastrella in gres. Sfortunatamente non abbiamo altre soluzioni da poterle prospettare.

Le mie piastrelle in gres sono curve: un difetto di fabbricazione?

LE MIE PIASTRELLE IN GRES SONO CURVE: UN DIFETTO DI FABBRICAZIONE?

Durante la posa di piastrelle in Gres porcellanato Marazzi effetto legno 15×90, appena acquistate, il piastrellista ha notato che tutte le piastrelle erano un po’ curvate, quindi più alte al centro e più basse alle punte. Ha cercato di ovviare al problema mettendo più colla al centro, attribuendo “l’anomalia” ad un errore di fabbricazione. Come è possibile? Non erano di prima scelta, oppure si sono deformate nello stoccaggio?

Paola


Ho letto il suo messaggio e mi sono alquanto stupito della poca professionalità del suo posatore, che attribuisce al materiale difetti inesistenti. È infatti prassi ormai assodata riscontrare curvatura o bombatura su tutti i formati di piastrella stretti e lunghi di Gres porcellanato, non solo di Marazzi, ma di qualsiasi azienda produttrice. Essendo però prodotti dotati di una notevole elasticità, mi stupisco che il posatore non sappia che esistono in commercio dei distanziatori a vite o a cuneo (ne esistono parecchi tipi in commercio), creati appositamente per ovviare al “presunto problema” segnalato, e rendere il pavimento perfettamente planare. Esistono su Youtube parecchi filmati che ne spiegano l’utilizzo e la logica per cui è indispensabile utilizzarli; credo che dopo la visione anche lei si renderà conto di quanto ho sopra affermato; basta digitare “livellatori per pavimenti”. Consigli al suo posatore di aggiornarsi, onde evitare di attribuire difetti a prodotti che hanno avuto il loro unico difetto di capitare nelle mani sbagliate. Quando le piastrelle manifestano dei veri problemi o difetti – e può capitare – il cliente finale dal proprio rivenditore va sempre tutelato; ma in questo caso il posatore si deve assumere le proprie responsabilità perché non basta dire “non sapevo”. I posatori si fanno pagare ma poi devono anche dimostrare che effettivamente questa professionalità esiste e nel suo caso – insisto – il posatore ha cercato di nasconderle la propria ignoranza professionale, attribuendo inesistenti problematiche al pavimento pur di non evidenziare responsabilità su una posa dal dubbio risultato. 

Commento finale della cliente: 

Ringraziandola per la celerità e completezza della sua risposta, farò presente al posatore quanto da lei delucidatomi. I video sono molto chiari anche per un profano come me, e non lasciano dubbi sulle responsabilità oggettive di chi ha posato il tutto senza i dovuti accorgimenti.

È possibile incollare delle lastre cementizie sopra un pavimento in cotto?

È POSSIBILE INCOLLARE DELLE LASTRE CEMENTIZIE SOPRA UN PAVIMENTO IN COTTO?

Vorrei rifare parte del marciapiede di casa, che ad oggi è fatto in cotto.

Alcune mattonelle, con il tempo, si sono crepate e sfaldate: è possibile incollare sopra delle lastre cementizie?

Alessia


In merito alla sua richiesta, in linea di massima è possibile, ma vanno prima verificati i seguenti aspetti tecnici:
1) Controllare che il cotto pre-esistente sia ben attaccato al sottofondo. Non devono esserci zone che suonino a vuoto, indicative di piastrelle in cotto non attaccate, le quali vanno completamente rimosse.
2) Vanno rimosse tutte le piastrelle che hanno fessurazioni, screpolature o principi di sfaldamento tali da mettere in discussione l’idoneità della vecchia pavimentazione alla successiva sovrapposizione a colla di un altro tipo di pavimento.
3) Il cotto deve essere naturale, non aver subito trattamenti o processi di impermeabilizzazione che vanno completamente rimossi.
4) Se anche non fosse stato trattato, va comunque lavato con soda caustica per rimuovere i residui del tempo ed abbondantemente risciacquato per eliminare ogni residuo di soda caustica.
5) Una corretta preparazione prevedrebbe a questo punto un’impermeabilizzazione a base di prodotti come Mapelastic di Mapei, che impediscono rimonte di umidità deleterie e compromettenti per la futura durata della pavimentazione esterna. Su questi prodotti si può andare direttamente in sovrapposizione con colla, essendo idonei e compatibili.
Dopo aver eseguito tutte le indicazioni che le ho riportato e quindi constatato l’idoneità della pavimentazione in cotto, può essere eseguita con una buona colla elastica da esterno la sovrapposizione della nuova pavimentazione.

Come smacchiare le piastrelle della terrazza, in gres porcellanato?

COME SMACCHIARE LE PIASTRELLE DELLA TERRAZZA, IN GRES PORCELLANATO?

Gentilissimi potrei inviare una foto del mio pavimento della terrazza in gres grigio scuro che per la maggior parte è macchiato di depositi bianchi come se fosse calcare? Sono 8 anni che abito qui e peggiora sempre. Ho provato anche ad usare puro un anticalcare ma senza alcun risultato. Sono disperata. Ringrazio per la cortese attenzione

Cristina



Il problema risiede tutto nell’assenza di impermeabilizzazione della sua terrazza che, bagnandosi, assorbe chiaramente grosse quantita’ d’acqua e rilascia carbonato di calcio che si materializza sulla superficie e nelle fughe delle piastrelle con i classici aloni bianchi.

Purtroppo il suo problema è irrisolvibile con la pulizia delle pistrelle stesse, perchè negli anni scorsi non veniva steso un impermeabilizzante prima della stesura della colla e delle piastrelle, così da impedire la discesa dell’umidità e la risalita del carbonato di calcio.

L’unico suggerimento che posso dare, onde evitare, se possibile, la demolizione della piastrellatura, è la stesura di un impermeabilizzante tipo Mapelastic Mapei ed una nuova piastrellatura direttamente sopra a questo prodotto, per fare meno spessore possibile.

Altro non saperei suggerirle; ma credo anche che altre soluzioni siano dei pagliativi che non risolverebbero il problema.

Come risolvere un problema di distacco dello stucco?

COME RISOLVERE UN PROBLEMA DI DISTACCO DELLO STUCCO?

Mi sono trasferita da 4 anni in un appartamento con riscaldamento a pavimento. Nei bagni ho un problema con lo stucco tra il pavimento ed il rivestimento, entrambi in gres. È come se il pavimento si fosse staccato dal rivestimento, quindi ho crepe e zone dove letteralmente è saltato via lo stucco. La parte peggiore è la zona del piatto doccia e le infiltrazioni mi hanno fatto muffa sul muro della stanza adiacente. Come posso intervenire senza rimuovere tutto? Esiste uno stucco a doc per risolvere il problema?

Manuela


In merito al suo problema, le suggerisco di togliere con una spatola o un coltello tutti i residui della stuccatura, intervenendo anche su quella stuccatura che mostra segni di ammaloramento  o addirittura sta per saltare, o comunque mostra fessurazioni e quant’altro cercando di rimuovere il tutto il più possibile.
Poi le basterà rivolgersi ad una rivendita di adesivi per piastrelle ed acquistare un prodotto come il Mapesil Ac di Mapei che non è altro che un sigillante siliconico/acetico puro resistente alle muffe per movimenti fino al 25%. Lo troverà in 30 colori abbinabili al colore delle fughe colorate pre-esistenti.
Si presenta in cartucce come un comune silicone ma non lo è: è un prodotto specifico, dal costo anche contenuto. Con questo prodotto risolverà il suo problema.

È superiore il gres porcellanato Ragno, Marazzi o Saime?

È SUPERIORE IL GRES PORCELLANATO RAGNO, MARAZZI O SAIME?

Secondo i vostri esperti è superiore il gres porcellanato Ragno, Marazzi o Saime?

Roberta


Rispondere alla sua domanda è molto difficile, se non impossibile, per delle ragioni ragioni ben precise.
Le aziende Marazzi e Ragno non sono altro che la stessa azienda, con gli stessi impianti che producono indistintamente per i due brand. A prescindere da questo aspetto puramente commerciale, ogni Ceramica – compresa la Saime – propone  una infinità di Serie di prodotti che, a differenza di quello che comunemente si è portati a credere, hanno sostanziali differenze qualitative. Tant’è che all’interno dei listini di ogni Ceramica abbiamo prezzi molto diversificati sullo stesso formato, differenze che non avrebbero senso di esistere se tutti i prodotti fossero qualitativamente simili, visto che sostanzialmente si parla sempre e solo comunemente di gres porcellanati.
Quindi, risultando difficile confrontare caratteristiche qualitative già all’interno della stessa Ceramica, risulta naturalmente impossibile confrontare prodotti di Ceramiche diverse.
L’unica cosa che possiamo suggerirle è acquistare prodotti di Marchi conosciuti, possibilmente accertandosi che siano effettivamente produttori dei loro prodotti, come quelli che ha riportato nel suo elenco. Senza lasciarsi distrarre da messaggi fuorvianti di prodotti no Brand, economici nel prezzo ma spesso inevitabilmente anche nella qualità.

Come eliminare protuberanze e puntini da un pavimento in gres porcellanato?

COME ELIMINARE PROTUBERANZE E PUNTINI DA UN PAVIMENTO IN GRES PORCELLANATO?

Ho ristrutturato casa da qualche anno, pavimentando con gres porcellanato finto legno bianco. Fin dai primi tempi – e adesso sempre di più – sono spuntate delle piccole protuberanze, puntini e forme diverse, che col tempo fanno saltare lo smalto. A cosa è dovuto? il pavimento è di prima scelta! Inoltre, in quasi tutto l’appartamento, il colore del pavimento è diventato più scuro (la differenza con il colore del pavimento sotto i mobili è notevole) è normale?

Valentina


In merito al suo problema, non potendo chiaramente vedere dal vivo il suo pavimento, credo sia molto difficile a distanza fare una diagnosi delle eventuali problematiche dello stesso.
Le ricordo che per Legge i pavimenti hanno una garanzia di un anno sui vizi occulti, come probabilmente potrebbero essere definiti i difetti che mi ha descritto. Quindi sia il Rivenditore che il Produttore non possono essere chiamati a rispondere, essendo trascorso ormai troppo tempo.
Il fatto che un pavimento sia di prima scelta non garantisce che abbia resistenze tali da resistere negli anni! Erroneamente la clientela pensa che le piastrelle siano tutte uguali, ma questo è un grosso errore, una scuola di pensiero che si è ingigantita negli ultimi anni, suggerita da catene di fai da te, da spot pubblicitari fuorvianti – anche televisivi – che offrono prodotti a pochi Euro, dove effettivamente i prodotti sono di prima scelta ma i componenti (smalti e quant’altro utilizzati nel produrli) sono decisamente molto economici. Il tutto per proporli sul mercato ad un prezzo stracciato, e la limitata durata ne è la tragica conseguenza.
Anche nei pavimenti c’è una scala di valori, che non sempre viene presa in considerazione dalla clientela, dimenticando che l’acquisto dovrebbe avere una durata almeno ventennale e rifare un lavoro già fatto ne triplica i costi.
Ho fatto un esempio che non è direttamente riferito al caso citato, non conoscendo i dettagli dell’acquisto ed il prodotto posato; ma purtroppo, il più delle volte, è la scarsa qualità dei prodotti acquistati la causa delle problematiche che sorgono nel tempo, a cui purtroppo non c’è rimedio se non il rifacimento integrale a nuovo della pavimentazione stessa.

È possibile sovrapporre del gres porcellanato ad una pavimentazione già esistente?

È POSSIBILE SOVRAPPORRE DEL GRES PORCELLANATO AD UNA PAVIMENTAZIONE GIà ESISTENTE?

Dovrei rifare la pavimentazione al piano terra di casa mia (ca. 190 mq). Poiché esiste già una pavimentazione, posso applicare sulla stessa il Gres Porcellanato? Se sì, che spessore mi consigliate di usare?

Cele


La sovrapposizione si può fare , osservando le seguenti precauzioni:
  • Controllare quasi piastrella per piastrella preesistente se risulta effettivamente attaccata al sottofondo  (non bisogna sentire il classico suono a vuoto).
  • Contatato ciò, ed eventualmente rimosse quelle piastrelle che non risultano ben attaccate, sarebbe bene rovinare con flessibile (o ancor meglio scarificatrice) la superficie delle piastrelle preesistenti, per migliorare l’aggancio della colla.
  • In fase di posa operare la doppia spalmatura sia sulle piastrelle preesistenti con spatola rigata che su quelle da posare (con spatola liscia). Utilizzare una colla cementizia, ma possibilmente con un buon modulo elastico, e realizzare giunti in prossimità dei preesistenti con prodotti siliconici.

Se verranno osservati questi suggerimenti difficilmente il suo esterno le darà problemi per il futuro.

Con che piastrelle pavimentare una terrazza?

CON CHE PIASTRELLE PAVIMENTARE UNA TERRAZZA?

Devo rifare una terrazza esterna d’ingresso, che è anche carrabile, di 20/30 mq circa. Si trova in una zona in cui gli inverni sono molto rigidi, con ghiaccio e neve; d’estate è esposta al sole per il 70% della giornata. Pertanto, mi serve un materiale che sia resistente e duraturo. Mi hanno consigliato un klinker, perché più economico rispetto ad un porfido. Al momento ho un gres porcellanato, ma probabilmente di scarsa qualità, perché le mattonelle si stanno via via spezzando. Cosa mi consigliate?

Rossella


In merito alla sua richiesta, e alla descrizione che mi ha fatto della terrazza e delle problematiche, non avendo la possibilità di un sopralluogo dal vivo, posso fare solo congetture ed ipotesi.
1) Quando si formano crepe sulla terrazza, non sono quasi mai dovute alla cattiva qualità delle piastrelle. Il delle volte la loro formazione è dovuta ad una cattiva posa, che non ha tenuto conto delle dilatazioni e dei movimenti strutturali che può fare una terrazza esposta a -10° di inverno ed a +60/70° sulla superficie della stessa quando batte il sole, d’estate. Se le piastrelle presentano fessurazioni o crepe che passano dall’una all’altra, la mia diagnosi è più che un’ipotesi.
2) Può utilizzare le piastrelle più di qualità e più spesse in commercio, ma se non sono stati fatti giunti di dilatazione, se non è stata utilizzata una colla flessibile ed elastica per controbilanciare i movimenti strutturali, se non è stata fatta una posa con colla a doppia spalmatura, se non è stata fatta un’impermeabilizzazione idonea, etc…la sua terrazza avrà per forza dei difetti. Basta che una sola di queste cose che le ho descritto non sia stata fatta, e le piastrelle saltano, fessurano, si staccano.
Consideri inoltre che tutte le terrazze sono sempre perennemente a rischio. Tant’è all’estero non eseguono più pavimenti incollati; pavimentano tutte le terrazze con pavimenti galleggianti, che, in qualsiasi momento, permettono di andare a ripristinare l’eventuale perdita dell’impermeabilizzazione, senza rimuovere nulla.

Come scegliere il pavimento adatto al proprio appartamento?

COME SCEGLIERE IL PAVIMENTO ADATTO AL PROPRIO APPARTAMENTO?

Sto cercando un pavimento adeguato per il mio appartamento. Navigando sul sito, ho letto di alcuni indici: PEI, resistenza alle macchie, ecc. Le chiedo dunque: quali sono i parametri da osservare? In particolare, questi indici, da che normative sono regolamentati (UNI? ISO?) ?

Alberto Mela


In merito alla sua richiesta, tenga presente che la Classificazione in PEI dei prodotti era nata per contraddistinguere i vari utilizzi delle monocotture per i diversi ambienti dell’abitazione.
Ancora oggi è una classificazione in vigore, ma che ha perso gran parte del significato con l’avvento del gres porcellanato; tecnologia che permette di produrre prodotti con ottime resistenze, sia di antigelività che di resistenza alla caduta di oggetti.
Essendo però tutti prodotti per lo più smaltati e tutti antimacchia, gran parte del valore intrinseco è dato proprio da quest’ultimo aspetto, e cioè dai prodotti utilizzati per la smaltatura; aspetto che rende un pavimento più o meno resistente all’abrasione da calpestio, e che ne decreta la resistenza nel tempo.
Per non smarrirsi in un infinito mondo di proposte, quando si va a scegliere un pavimento, il nostro consiglio è quello di non farsi mai abbagliare dalle offerte e dai prodotti a basso e bassissimo prezzo, per tre considerazioni molto semplici:
1) Sono prodotti creati apposta per costare poco o pochissimo con prodotti e smalti di dubbia resistenza;
2) Spendere poco per un pavimento non vi mette al riparo dai costi elevati di posa, colle e quant’altro, che sono costi per lo più fissi, da affrontare, e che non dipendono mai dal valore di una piastrella (anzi, a volte la difficoltà di posare un prodotto di basso lignaggio costituisce un’aggravante dei costi di posa).
3) Se fosse possibile produrre prodotti tutti molto resistenti e a basso o bassissimo costo, come qualcuno vuol far credere, non avrebbe senso che sul mercato delle piastrelle esistano e vengano proposti e venduti prodotti a qualche decina di euro al mq., se non esistesse, come in tutti i settori merceologici, una scala di valori e di qualità dei prodotti stessi.
Quindi, per il suo acquisto, si affidi a rivenditori seri ed a marchi conosciuti e vedrà che il tempo darà sempre ragione alle sue scelte.

Qual è la normativa per posa gres porcellanato su pavimento radiante?

QUAL è LA NORMATIVA PER POSA GRES PORCELLANATO SU PAVIMENTO RADIANTE?

Ho letto alcuni dei quesiti nel forum e, con riferimento alla posa del gres porcellanato su pavimento radiante, essendo obbligatoria la posa con fuga minima di 2 mm, vorrei sapere qual è la legge a cui si fa riferimento (data e numero). Grazie.

Aldo


Come da sua richiesta, di seguito le normative vigenti in tema di posa piastrelle ceramiche.
A partire dal 2013 è stata introdotta in Italia una norma tecnica relativa alla posa delle piastrelle ceramiche: UNI 11493-1 (versione aggiornata a Giugno 2016) – Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete – Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la progettazione. Si applica alle piastrellature ceramiche a pavimento e a parete, interne ed esterne, installate principalmente con adesivi, ma anche con malta cementizia. Nel Giugno 2016 è stata inoltre elaborata la seconda parte della norma relativa alla figura del posatore: UNI 11493-2 – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza per posatori di piastrellature ceramiche a pavimento e a parete. Disciplina la figura professionale del posatore di piastrellature ceramiche, contiene i metodi per la valutazione del posatore e definisce i requisiti delle organizzazioni che possono effettuare la valutazione stessa.

I pavimenti colorati in massa sono più resistenti alle abrasioni?

I PAVIMENTI COLORATI IN MASSA SONO PIù RESISTENTI ALLE ABRASIONI?

Vorrei sapere: le piastrelle della Collezione Abetone di Paul Ceramiche sono a fondo massa, a impasto colorato smaltato (e cioè colorato in massa) o solo smaltato?

Monica


In merito alla sua richiesta, tenga presente che non solo la Serie Abetone di Paul Ceramiche, ma tutte le Serie di gres porcellanato effetto legno – di qualsiasi marca di ceramica – sono smaltate.  
 
Preoccuparsi che il supporto sia o meno colorato in massa (quello di Paul Ceramiche non lo è) è inutile, alla luce di un eventuale problema di caduta di un oggetto talmente contundente da scalfire il supporto, perchè il disegno che è stampato sopra la superficie della piastrella, nel supporto non lo è; e poi non credo che qualsiasi persona si adatti a mantenere una piastrella in simili condizioni con delle abrasioni. È sufficiente preoccuparsi di tenere qualche scatola di pavimento accantonata per imprevisti vari, e, nel caso succedesse il problema ventilato, chiamare un posatore e farla sostituire.
Ho sentito più volte clienti, nel mio showroom, riportare la frase di altri rivenditori che suggeriscono di comprare pavimenti colorati in massa, perchè se succede l’imprevisto non si nota. Ma le posso garantire che è una leggenda, e, quindi, diffidi di quelli che raccontano tali inesattezze.

Le mie piastrelle in gres sono curve, cosa posso fare?

LE MIE PIASTRELLE IN GRES SONO CURVE, COSA POSSO FARE?

Ho istallato delle piastrelle rettificate 15x60cm. L’ anomalia è che, mettendo una livella “regola”, dalla parte piccola della piastrella compare una fessura di luce, come se la piastrella risultasse curva (qualche mm, con la parte più bassa al centro). Si è creato un effetto ponte nella giunzione con un’altra piastrella, anche se la fuga è di circa 2mm. Dopo circa 4 anni vorrei cambiare le piastrelle, cosa mi suggerisce? Vorrei mettere una piastrella rettificata, per avere un pavimento unico. È possibile non avere l’inconveniente descritto? Grazie

Antonio


In merito alla sua richiesta, le facciamo presente che l’anomalia che lei evidenzia è una problematica di tante produzioni di gres porcellanati stretti e lunghi, dovuta alle tensioni in fase di cottura (1220/1250° gradi), che spesse volte portano i formati rettangolari ad essere concavi o convessi.
Per supplire a questa problematica, almeno una decina di anni fa, sono nati i livellatori per posa; la invito ad andare su Yuotube digitando “livellatori per posa” e potrà scaricare parecchi filmati, che le chiariranno come il posatore che le ha posato il pavimento avrebbe potuto evitare la problematica che lei riscontra, avendo tutti i gres porcellanati un grado di elasticità insospettabile.
Per la sua nuova pavimentazione, che andrà a posare, il consiglio è quello di utilizzare materiali rettificati e di appoggiarsi ad un posatore con un grado di professionalità più elevato del precedente. Il quale, utilizzando gli strumenti che le ho consigliato, realizzerà una pavimentazione planare e perfetta.

Klinker o gres per un pavimento esterno?

KLINKER O GRES PER UN PAVIMENTO ESTERNO?

Per un pavimento esterno, meglio un klinker o un gres porcellanato?

Alessandro


I klinker appartengono ad una classe di prodotti che negli ultimi anni ha visto sparire gran parte delle aziende produttrici. Non perché i prodotti avessero difetti o problematiche, ma proprio perché il mercato si è spostato gradualmente ed abbastanza velocemente verso la gamma dei gres porcellanati, molto più economici e duttili alle nuove esigenze, in tema di soluzioni estetiche, superfici, formati, etc.
Dobbiamo anche necessariamente puntualizzare che, mentre è quasi impossibile produrre un klinker di bassa qualità – proprio per i processi produttivi complicati e costosi – è invece molto più semplice trovare gres porcellanati di qualità mediocre o addirittura infima; per cui consigliamo di fare attenzione ad acquisti di prodotti di basso o bassissimo prezzo, per due ragioni imprescindibili:
1) il costo della posa di un prodotto è lo stesso a prescindere dalla qualità e dal costo iniziale, e quindi il risparmio, spalmato sul costo dell’intero processo, si ridimensiona notevolmente!
2) acquistando prodotti – specialmente per l’esterno – di bassa qualità, si ha l’illusione di spendere poco, ma la quasi certezza di spendere molto in un prossimo futuro per rifare quello che i prodotti economici non garantiscono, e, cioè, la durata nel tempo.

Esiste una garanzia che copra la formazione di crepe nelle piastrelle da esterno (elemento toro)?

ESISTE UNA GARANZIA CHE COPRA LA FORMAZIONE DI CREPE NELLE PIASTRELLE DA ESTERNO (ELEMENTO TORO)?

Lo scorso anno ho acquistato delle piastrelle da esterno comprese di toro. Purtroppo ci siamo accorti che in una di queste si è formata una crepa – nell’elemento toro – nonostante non ci sia caduto nulla. Come può essere accaduto? Esiste una garanzia che possa coprire l’accaduto?

Claudia


Le garanzie dei prodotti riguardano generalmente l’usura, l’antigelività; se però si formano crepe nell’elemento toro di piastrelle da esterno, è evidente che il prodotto posato ha ceduto per un problema o di posa o di movimenti strutturali, molto frequente negli esterni.
Nella posa esterna spesso, infatti, i posatori non tengono conto dei movimenti a cui un esterno è soggetto, sia per il susseguirsi delle stagioni e delle inevitabili variazioni di temperatura, sia per le stagionatura del getto stesso (dove non sempre – per fretta da parte del’impresario – vengono rispettate le tempistiche di asciugatura), sia per i diversi movimenti a cui è soggetta la casa e le pavimentazioni esterne circostanti (specialmente nelle zone dove le due strutture si incontrano).
Tenga presente che è stato calcolato che su cinque ml. di pavimentazione il movimento estate interno fa variare questa misura anche di 4/5 mm. Andrebbero quindi creati dei giunti elastici, per esempio, fra la pavimentazione ed i muri della casa; non va lasciato tutto sigillato e bloccato, senza dare alla pavimentazione nessuna possibilità di controbilanciare questi movimenti; in più è probabile che il pezzo speciale a toro sia stato posato utilizzando la colla nella parte orizzontale del gradino, ma non sia stata riempita la parte verticale, nella zona posteriore: e questo potrebbe essere il vero motivo della rottura.
Se così fosse, dovrebbe far intervenire il posatore il più velocemente possibile, onde evitare di doverli sostituire tutti nel giro di breve tempo.

Rimuovere il pavimento esistente o ricoprirlo con piastrelle a basso spessore?

RIMUOVERE IL PAVIMENTO ESISTENTE O RICOPRIRLO CON PIASTRELLE A BASSO SPESSORE?

Vorrei sostituire un pavimento esistente, di circa 100/120 mq, provvisto di riscaldamento, con piastrelle di grosso formato effetto cemento. Cosa mi consigliate? Rimuovere l’esistente, o ricoprirlo con mattonelle a basso spessore?

Giovanni


La scelta di utilizzare uno spessore sottile in sovrapposizione o di rimuovere il vecchio pavimento incollandone uno nuovo è condizionata da fattori tecnici. In entrambi i casi, si possono incontrare diverse problematiche. La rimozione del vecchio pavimento sarebbe la soluzione ottimale, ma non indenne da rischi: tubi dell’impianto a volte troppo in superficie, probabili parti di sottofondo che vengono rimosse insieme alle piastrelle smantellando le stesse, disagio nel caso si abiti nei locali dove rispristinare il tutto; rischi che comportano tempi decisamente più lunghi rispetto ad una normale sovrapposizione. Anche la sovrapposizione di un nuovo pavimento sottile, però, ha possibili criticità da tenere in considerazione. Primo su tutti, il discorso prestazionale dell’impianto, che è un aspetto da valutare con un termotecnico, considerando che – fra colla e materiali, pur sottili – sono sempre 10 mm di barriera alla diffusione del calore. Sconsigliamo a tal proposito l’utilizzo di prodotti da 3/3,5 mm a favore di prodotti da 5/6 mm di spessore (+ 3/4 mm di colla). Un altro aspetto da considerare qualora si scelga la sovrapposizione è il discorso porte (ingresso ed interne), a volte impossibili da modificare o modificabili, ma a fronte di costi davvero impegnativi. Come si può quindi desumere dalle valutazioni teoriche sopra illustrate, la scelta finale, prima di essere effettuata, necessita di valutazioni pratiche in loco da parte di più operatori del settore (geometra/falegname/posatore/termotecnico), indispensabili per arrivare ad una decisione definitiva. Effettuata la scelta, siamo a disposizione per proporre le migliori condizioni di vendita su qualsiasi prodotto in ceramica si desideri posare.

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